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ATTIVITA'

 
Uno dei minerali dell’esposizione permanente

Fondata nel 1996, l'Accademia Federiciana - istituzione culturale dedicata a Federico II di Svevia - è sede primaria di eventi e mostre nel settore artistico, culturale e scientifico. Promuove conferenze, mostre (d'arte e scientifiche), manifestazioni e interventi nelle scuole, seminari di studio, incontri. Le iniziative promosse rappresentano una grande risorsa non soltanto per la cultura, ma anche per la divulgazione della ricerca scientifica, delle problematiche di conservazione e tutela dell’ambiente naturale. Dal 1997 a oggi, l'istituzione - che è stata fondata dal giornalista e critico d'arte Fortunato Orazio Signorello - ha presentato ampie panoramiche artistiche legate a specifiche situazioni culturali, prodotto mostre personali dei più importanti esponenti dell'arte contemporanea (da Francesco Toraldo a Paolo Calafiore, etc.), selezionato e presentato giovani artisti italiani e stranieri e ha proposto sia le opere dei caposaldi della produzione artistica contemporanea (Ernesto Treccani, Virgilio Guidi, Aligi Sassu), ma anche le più recenti ricerche di protagonisti storici dell'arte del XX secolo, come Franco Angeli, Tano Festa... L'istituzione - già nota in ambito nazionale e internazionale per le sue iniziative volte ad approfondire la storia del nostro passato e a indagare le attuali tendenze nazionali e internazionali per osservare i cambiamenti nel costume e nell'arte - ha anche dato spazio ai molteplici aspetti della ricerca artistica contemporanea, come le installazioni e la fotografia. L'attività è concentrata sia su un'offerta di tipo tradizionale, rivolta ad ampi segmenti di persone, sia su servizi evoluti e innovativi destinati ad altri target. "C'è un solo bene... il sapere": è il motto che orienta le iniziative e l'attività dell'Accademia Federiciana, attraverso le quali artisti affermati ed emergenti hanno l'opportunità di approfondire le proprie ricerche, di produrre nuovi lavori, di raggiungere il pubblico più vasto degli appassionati, la critica più avveduta, le istituzioni più prestigiose, pubbliche e private. Nella sua sede è stato istituito, da Fortunato Orazio Signorello, un piccolo museo paleontologico dotato di fossili - appartenenti allo stesso Signorello - che rappresentano una grande risorsa per la ricerca, la didattica e soprattutto per l’allestimento di mostre tematiche, anche a carattere temporaneo, che rendono più dinamica la sede dell'istituzione siciliana; che accoglie anche un'esposizione permanente di opere d'arte contemporanea e un'interessante collezione di minerali provenienti dai cinque continenti. Quanto ideato e promosso rappresenta  una grande risorsa non soltanto per la cultura, ma anche per la divulgazione della ricerca scientifica.

FEDERICO II DI SVEVIA - Re di Sicilia, fu colto edificatore, protettore delle arti e grande rinnovatore per i suoi sostenitori, ma anche temibile nemico della cristianità, per i pontefici che lo avversarono. Fu un personaggio affascinante, dal grande spessore politico e culturale, che seppe dare vigore e orgoglio alle genti del Meridione italiano. Le sue tracce sono oggi ancora rintracciabili.  Il padre Enrico V muore nel 1197, quando Federico II ha solo tre anni. A lui è destinata l'eredità del regno dell'Italia meridionale. In Sicilia, cacciati tutti i signori germanici dal regno, Costanza d'Altavilla assume la reggenza di Federico. Coerentemente col testamento del marito, conduce trattative prima con papa Celestino III, poi con Innocenzo III. Riconosce la supremazia del papa sul regno normanno e conclude un concordato nel quale rinuncia all'impero per conto del figlio, la cui reggenza viene affidata al papa. Nel 1198 scompare anche la madre e Federico, il 18 maggio 1198, a soli quattro anni, viene incoronato Re di Sicilia, Duca di Puglia e Principe di Capua, e viene affidato alla tutela del Pontefice Innocenzo III. Per lui il Papa avrebbe voluto un destino tranquillo, lontano dalla vita politica, tuttavia Federico non si sottrarrà al destino che per lui sembrava segnato. Incoronato Re il 26 dicembre del 1208, a quattordici anni, Federico mostra subito di avere le idee chiare. I suoi primi pensieri sono rivolti al sud dell'Italia dove la situazione era tutt'altro che facile. Durante gli anni della sua permanenza in Germania il regno di Sicilia era rimasto in balia dei comandanti militari tedeschi. Inoltre, feudatari e comunità cittadine avevano approfittato della debolezza della monarchia per estendere i loro domini e le loro autonomie. Il suo primo obiettivo era quello di rivendicare tutti i diritti regi che erano stati usurpati nel trentennio precedente. Federico decide di confiscare tutte le fortezze costruite abusivamente negli anni, rivendica i diritti dello Stato su passi, dogane, porti e mercati, e annulla le pretese dei signori locali e le esenzioni di cui godevano i mercanti stranieri. Anche i feudi vengono riportati sotto il controllo del Re: Federico ne vieta la vendita senza la sua autorizzazione. Impone inoltre il suo necessario assenso per i matrimoni dei vassalli. Nel 1224 fonda a Napoli - concedendo facilitazioni di vario genere a coloro che volessero frequentarla e proibendo allo stesso tempo ai suoi sudditi di recarsi a studiare nella concorrente Bologna - la prima Università statale del mondo occidentale.  L'impegno di Federico per la popolazione e la terra del Meridione si intensifica con l'impulso che dà alla Scuola Medica di Salerno, e con la promulgazione da Melfi delle Costituzioni; che diedero l'ossatura al suo Stato centralizzato. Su una collina della Capitanata in Puglia, fa edificare, tra gli altri, il celebre Castel del Monte, che egli stesso progetta. Innovativo anche in campo giudiziario, Federico II pone il criterio di equità al centro del suo impegno ad amministrare la giustizia senza eccezioni di sorta nel confronti di nessuno. Viene enunciato il culto della pace, di cui il re si fa garante. In questo compito i giudici svolgono, in nome del sovrano, una funzione pressoché sacra; un intento che viene confermato da alcune puntuali correlazioni: il giuramento imposto a tutti i ministri di agire con equità, l'irrigidimento dei criteri di selezione e il forte impegno per elevare il livello culturale dei funzionari regi. In campo economico, Federico lotta. nelle principali città del Sud, contro l'usura: a Napoli e Bari soprattutto vi erano quartieri ebraici in cui si svolgevano attività di prestito di denaro con restituzione di interessi. Federico non desidera che gli ebrei siano vittime dei cristiani, ma non vuole nemmeno che vi sia un disequilibrio. Riconduce le attività economiche degli ebrei sotto il controllo pubblico, accordando loro protezione, imparziale giustizia e garanzia dei diritti, come a tutti gli altri sudditi del regno. Federico II muore nel castello svevo di Fiorentino la notte del 13 dicembre 1250. Non fu solo uomo politico, ma guerriero, filosofo, architetto e letterato: esempio ineguagliabile di uomo integrale. Federico II di Svevia ricostruì l'impero, costruì il primo stato centralizzato, imbrigliò le ambizioni temporali della chiesa e ammaliò il mondo con la naturalezza con cui compì quest'opera che oggi è da considerarsi titanica (da http://www.leonardo.it/; biografie).

Federico II nelle opere letterarie

 

BIBLIOGRAFIA - L’Accademia Federiciana è stata segnalata e citata nei seguenti libri, dizionari, guide e annuari: «Arte Moderna» (ed. Mondadori, Milano), «La pittura e la scultura in Italia» (ed. L'altro modo, Napoli), “Toraldo. Vibrazioni e ribellioni dell’anima” (ed. Mondadori; testi critici di Concetta Domenicano e Vittorio Sgarbi), «Annuario Comed» (ed, Comed, Milano), «Guida generale della Sicilia» (ed. Guida, Palermo), «Guida Artenova» (ed. Target, Verona), «Top Arts» (ed. Rossano Massaccesi, Osimo), «Guida annuale ambientalistica» (ed. Aldini, Milano), «Storia della Sicilia» (ed. Newton Compton, Roma), «Annuario d'arte Moderna» (ed. Acca, Roma), «Ventaglio» vocabolario italiano-siciliano (ed. Greco, Catania), «Sicilia Arteoggi» (ed. Terrasanta, Palermo), «Dizionario tematico dei proverbi siciliani» (ed. Greco, Catania), «Catalogo dei premi letterari italiani» (ed. Bibliografica, Milano), «Art Diary» (Giancarlo Politi Editore, Milano), «Atlante della comunicazione» (Escogito, Roma), «Artisti siciliani contemporanei» (Scirocco, Terrasini), «Catalogo Virgilio» (Ed. Virgilio), «Agenda del giornalista», «Mediainonda» (Centro di documentazione giornalistica, Roma), "Dizionario enciclopedico d'arte contemporanea" (Casa editrice Alba, Ferrara), "Pentelide 2004 - Scritture letterarie e altre approssimazioni di Sicilia" (Morrone Editore, Siracusa), «Nuova arte» (ed. Mondadori, Milano), "Pier Domenico Magri. Codici interpretativi" (Kritios Edizioni, Catania), "Atlante letterario italiano 2007-2008" (Libraria Padovana Editrice, Padova), "Milena Crupi. Figurativo contemporaneo" (Kritios Edizioni, Catania).

Negli ultimi anni è stata inserita e citata, inoltre, nei seguenti libri:

"Tuscany contemporary art", edito da Synersea, Lucca, 2014

"Annuario d'arte moderna", edito da Edizioni Acca, Roma, 2014

"Expo Milano 2015", edito da Il quadrato, milano, 2014

"L'Elite new - Selezione Arte 2015", edito da ArtItalia Edizioni, Varese, 2014

"Enciclopedia Italiana d'Arte" (IV volume), edito da Enciclopedia Italiana d'Arte, Roma, 2014